“Il sindacato annovera tra le proprie finalità la tutela delle condizioni di lavoro, intesa non soltanto nei profili collegati alla stabilità del rapporto ed agli aspetti economici dello stesso, oggetto principale e specifico della contrattazione collettiva, ma anche per quanto attiene la tutela delle libertà individuali e dei diritti primari del lavoratore”.
Dalla Sentenza Corte di Cassazione rito abbreviato processo AEMILIA.
La CGIL con la scelta di costituirsi parte civile nei processi di mafia, Aemilia, Safi-Bianchini, Stige, Grimilde e nei processi di caporalato, vuole affermare il proprio ruolo nella promozione della legalità e di contrasto all’attività criminale, mettendo al centro i diritti di lavoratrici e lavoratori, che vengono negati nelle imprese controllate/infiltrate dalla criminalità organizzata in particolare di carattere mafioso.
La CGIL svolge la sua azione di contrasto all'illegalità economica, in sinergia con i soggetti del territorio - Regione (in particolare attraverso la Consulta regionale della legalità), Forze dell'ordine, Magistratura, Associazioni imprenditoriali e mondo associativo - perseguendo politiche contrattuali, sia in ambito territoriale sia in ambito aziendale.
Sul piano istituzionale, partecipa ai tavoli territoriali permanenti con le istituzioni locali per il monitoraggio e il contrasto dei fenomeni malavitosi e sostiene la definizione di adeguati strumenti legislativi.
In particolare, in seguito al sisma del maggio 2012, si è impegnata nell'individuazione di modelli adeguati al contrasto delle infiltrazioni mafiose nella lunga fase di ricostruzione, successivamente sviluppati nel Patto per il Lavoro dell'Emilia Romagna e nella L.R. 28 ottobre 2016, n.18 (Testo unico per la promozione della legalità e per la valorizzazione della cittadinanza e dell'economia responsabili).
Cresce la partecipazione a iniziative promosse in rete con Associazioni impegnate sul territorio come Libera e Avviso Pubblico.
Legalità e giustizia sociale rappresentano pilastri fondamentali della nostra iniziativa. La CGIL è impegnata nella definizione di percorsi e protocolli per la sicurezza urbana, coniugando legalità, riconoscimento dei diritti ed interventi sul piano sociale. La CGIL considera la lotta contro l'evasione fiscale e contributiva un punto centrale della propria iniziativa e, a tal fine, sostiene la stipula dei “patti anti-evasione” tra l'Agenzia delle Entrate e i gli Enti Locali.
La CGIL sta lavorando a diversi livelli per rafforzare la propria iniziativa nell'ambito di tutto il comparto sicurezza (Polizia, Guardia di Finanza, Polizia penitenziaria e i diversi Corpi militari e civili): sostenendo le riforme necessarie per il pieno riconoscimento dei diritti sindacali a tutti i corpi militari, favorendo la nascita di sindacati liberi grazie alla fondamentale Sentenza della Corte Costituzionale n°120, dell’11 aprile 2018 (SILF-Finanzieri, SILCA-Carabinieri, SILME-Esercito, SIAM-Areonautica e del costituendo SIMM-Marina).
Il sequestro e la confisca dei beni alla criminalità organizzata, fin dalla Legge Rognoni-La Torre, costituisce una delle armi più importanti per la lotta contro le mafie. La CGIL è impegnata, a partire dagli strumenti legislativi definiti a livello regionale e attraverso la stipula di specifici protocolli con i Tribunali, a favorire la rapida destinazione dei beni a fini sociali e a salvaguardare il lavoro nelle aziende sequestrate/confiscate.
La CGIL, insieme allo SPI e a diverse altre categorie, in collaborazione con Libera, Arci e le organizzazioni degli studenti medi e universitari, è altresì impegnata nella partecipazione ed organizzazione dei “campi della legalità”, realizzati sui terreni e beni confiscati alle mafie.