AFFONDO SEGRETARIO ER, "SE NON VOGLIAMO USARE PAROLA FASCISTA..." (DIRE) Verona, 6 giu. - L`autonomia regionale differenziata cara al ministro leghista Roberto Calderoli e al Governo Meloni? È una riforma per ricchi, una riforma "profondamente reazionaria, se non vogliamo usare la parola fascista". A sdoganare o quasi l`affondo, in casa Cgil, è il segretario regionale del sindacato in Emilia-Romagna, il parmense Massimo Bussandri. Parlando oggi in Fiera a Verona dal palco dell`incontro "Autonomia differenziata, un progetto da fermare", promosso anche dalle Cgil di Veneto e Lombardia con conclusioni affidate al segretario generale Maurizio Landini, attacca Bussandri: "Il vero obiettivo dell`autonomia differenziata è lo smantellamento del perimetro pubblico di questo paese, a partire dai territori dove per questioni storiche questo perimetro è sgangherato per risalire poi tutta l`Italia. Una volta che il mercato entra in un pezzo di paese, dilaga dappertutto. Dappertutto la sanità pubblica sarà consegnata mani e piedi ai sistemi di assicurazione privati. E lo stesso vale per la scuola pubblica: tutto sarà gestito dal mercato". Dunque, va al punto Bussandri: "L`autonomia differenziata non è la richiesta di secessione delle Regioni del nord, è la richiesta di secessione civile e fiscale dei ricchi delle Regioni del nord. È un`idea di modifica profonda che tiene insieme la Costituzione formale e la Costituzione materiale dell`Italia: si vuole costruire un paese non più centrato su lavoro e democrazia, si vuole mettere in cornice una Costituzione materiale che legittima una divisione della società in padroni e subalterni, tra dominatori e vittime del mercato". Dietro a questa riforma istituzionale, rincara la dose il segretario Cgil Emilia-Romagna, "si nasconde quindi una riforma sociale profondamente anticostituzionale e antidemocratica. Non vogliamo usare la parola fascista? Diciamo allora- evidenzia Bussandri dal palco- profondamente reazionaria". Segue una citazione a tema: "Tutto questo in Italia dovrebbe stare a cuore a coloro che credono nei valori di base della nostra Costituzione che, come diceva Calamandrei, è stata scritta col sangue di migliaia di partigiane e di partigiani, che hanno combattuto nelle colline e nelle montagne di Emilia-Romagna,Veneto e Lombardia, per consegnarci una società di persone libere e uguali", conclude Bussandri.